L’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale e l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE) stanno effettuando una serie di studi sul commercio mondiale di prodotti contraffatti e usurpativi, in cui analizzano l’impatto sull’economia e la quota del commercio internazionale interessata da questo fenomeno. In particolare, l’obiettivo principale degli studi è quello di valutare, da un punto di vista quantitativo, il valore, la portata e le tendenze del commercio di prodotti tangibili contraffatti e usurpativi.
Questi studi si concentrano principalmente sulla violazione dei diritti d’autore e di quelli relativi a marchi di fabbricazione, disegni e modelli e brevetti, senza tuttavia trattare le violazioni di beni intangibili, come la pirateria on-line, o dei diritti di proprietà intellettuale.
La relazione fa seguito a uno studio precedente dell’OCSE, «L’impatto economico della contraffazione e della pirateria», pubblicato nel 2008, completandolo e approfondendolo.

Ci auguriamo che i risultati siano di aiuto a governi e responsabili delle politiche nel compito di valutare e arginare il danno economico causato a livello mondiale da contraffazione e pirateria.
Conseguenze ed entità del fenomeno
Se da una parte le zone franche apportano vantaggi concreti alle imprese e ai paesi in cui hanno sede, dall’altra possono anche agevolare il commercio di falsi in ragione di normative meno rigide in materia di controlli. In base alla relazione, maggiore è il ruolo delle zone franche nell’economia di un paese e più ingente è il valore dei prodotti contraffatti nel contesto delle esportazioni di tale paese. La relazione analizza una serie di dati unica, che integra informazioni sulle caratteristiche delle zone franche di oltre 130 paesi con i dati EUIPO-OCSE sul livello delle esportazioni di prodotti contraffatti.
Risultati principali
- L’istituzione di un’ulteriore zona franca in un’economia è collegata a un aumento del 5,9 % del valore delle esportazioni di prodotti contraffatti;
- un aumento dell’1 % del valore delle esportazioni dalle zone franche comporta un incremento dello 0,28 % in quelle di prodotti contraffatti;
- un aumento dell’1 % nel numero di imprese attive nelle zone franche determina un incremento dello 0,29 % del valore delle esportazioni di prodotti contraffatti;
- un aumento dell’1 % nel numero di dipendenti che lavorano nelle zone franche fa aumentare dello 0,21 % il valore delle esportazioni di prodotti contraffatti;
- un aumento dell’1 % del valore degli investimenti nelle zone franche porta a un incremento dello 0,17 % del valore delle esportazioni di prodotti contraffatti;
- le zone franche danno lavoro a 66 milioni di persone, con benefici diretti nel settore del commercio per oltre 500 miliardi di USD;
- secondo le stime più recenti, esistono oltre 3 500 zone franche in più di 130 economie.
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